L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato il 23 maggio che prevede di identificare un numero maggiore di casi di vaiolo delle scimmie, ampliando la sorveglianza nei Paesi in cui la malattia non è tipicamente presente. Sabato, sono stati segnalati 92 casi confermati e 28 casi sospetti di vaiolo delle scimmie in 12 Stati membri che non sono endemici per il virus, ha affermato l'agenzia delle Nazioni Unite.
Il virus del vaiolo delle scimmie (MPXV) è un virus zoonotico appartenente alla famiglia Poxviridae, genere Orthopoxvirus. È stato isolato per la prima volta da lesioni osservate tra scimmie in cattività a Copenaghen, in Danimarca. Il vaiolo delle scimmie nell'uomo è stato successivamente identificato nel 1970 nella Repubblica Democratica del Congo (RDC). Recentemente, l'agenzia delle Nazioni Unite ha riferito che la trasmissione da uomo a uomo si sta verificando tra persone a stretto contatto fisico con casi sintomatici.
Alla luce delle recenti trasmissioni del virus del vaiolo delle scimmie, la diagnosi precoce del virus è fondamentale sia per le epidemie naturali che per i potenziali atti di bioterrorismo. Grazie alla sua piattaforma tecnologica diagnostica leader a livello internazionale e alla sua esperienza nel COVID-19 e in vari patogeni infettivi emergenti, Testsea si è resa presto conto della necessità di una diagnosi rapida e accurata per rilevare questi patogeni virali emergenti.
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Grazie agli sforzi costanti del team di ricerca e sviluppo, Testsea ha sviluppato con successo il kit di rilevamento del DNA del virus del vaiolo delle scimmie (PCR-Fluorescence Probing), in grado di identificare rapidamente il virus testandone specificamente il frammento di acido nucleico. Il reagente presenta caratteristiche di elevata sensibilità e semplicità d'uso. Attualmente l'azienda sta promuovendo attivamente la registrazione della certificazione CE e si prevede di ottenerla a breve.
Data di pubblicazione: 24-05-2022